Un itinerario alla scoperta dei parchi pubblici del comune di Ischia per un passeggiata nel verde tra sentieri aromatici, antiche fonti, mirti, alberi d’alloro e eucalipto, ed in primavera un manto di fiori
Non tanto tempo fa, basta tornare indietro di un centinaio di anni, il comune di Ischia era per la maggior parte una grande pineta.
Dall’attuale pineta di Fiaiano fino quasi al mare Ischia era ricoperta da una manto verde, macchia mediterranea e alti pini si alternavano a orti e grandi aranceti.
Poi l’isola ha avuto un decollo turistico, e Ischia è diventata una delle mete di vacanza più prestigiose d’Italia. Ad antichi affittacamere non riescono più a soddisfare la richiesta di alloggio, ad Ischia nascono graziosi hotel, grandi alberghi, pensioni e stabilimenti termali. Vengono costruite delle strade, e per questo qualche zona di verde viene sacrificata. Ma gran parte del patrimonio naturale viene conservato ed esaltato da comodi percorsi e tracciati fatti apposta per venire a contatto con tutta la bellezza dell’isola.
Partiamo dunque dalla piazzetta dei Pini dove troveremo il parco pubblico Nenzi Bozzi: è un parco giardino, piccolo ma delizioso. I fiori sono dappertutto con grande godimento della vista e dell’olfatto. Le camelie rosseggiano in inverno, la mimosa a primavera ed in estate un tenera erbetta sempre curata sarà il miglior divano dove godersi il fresco delle chiome alberate. Lasciamo il parco Nenzi Bozzi e dirigiamoci a sinistra, lungo la bella strada basolata di corso Vittoria Colonna.
Sul nostro cammino troveremo un’altra piazzetta – piena di boutique di lusso – oltrepassiamola prendiamo la strada a destra Via Antonio Sogliuzzo, qui troveremo un cinema, il cinema Excelsior, superiamolo e dopo pochi metri troveremo una delle entrate ( sono tre ) della pineta Mirtina. La pineta prende il nome dell’antica sorgente Mirtina, che a sua volta è stata battezzata così perché scorre tra i mirti.
Questo parco è molto grande, ha angoli attrezzati con altalene e giochi per bimbi rallegrati da una famiglia di oche e anatre, vere e proprie custodi della pineta.
Il parco ha inoltre altre mascotte, oltre le centinaia di uccellini che vivono in condominio sugli alberi, un clan di gatti, che vivono in uno spazio a loro dedicato, in minuscole casette di legno. Andiamo in esplorazione della pineta, troveremo tante piccole fontanelle alimentate dalla sorgente, che scorre libera tra le felci in una cava e non dimentichiamo di inspirare profondamente mentre passeggiamo.
Inebrianti piante aromatiche profumano i sentieri. Compiuto il giro, torniamo all’ingresso dal quale siamo entrati e saliamo verso destra. Attraversiamo la strada, ed imbocchiamo via Foschini, dopo pochi metri troveremo una strada pedonale, si tratta del Viale dei Bambini, all’uscita del quale attraversando la strada troveremo l’ingresso del terzo parco, la pineta detta Degli Atleti o delle Orchidee.
Il primo nome le deriva dalla frequenza di persone che fanno jogging qui, coadiuvati nelle loro pratiche sportive da strutture di legno per fare esercizi.
Il secondo nome invece dalla quantità di orchidee selvatiche che nascono in questa bella pineta. Anche qui troviamo una simpatica comunità di micetti e tanti sentieri che a marzo si illuminano di ciclamini e nelle sere di primavera brillano di mille luci, le lucciole, vestali del bosco, danzeranno qui per voi ogni sera fino alla fine dell’estate.
Alla Scarrupata di Barano è bene dedicare una intera giornata perchè se la discesa è veloce, a buon passo di raggiunge il mare in dieci minuti, la risalita soprattutto in estate può diventare ancora più faticosa se fatta..
C’è un’isola nel mediterraneo dove le mimose ed i limoni tingono di oro i giardini, dove i fiori d’arancio ed i gelsomini fanno a gara per profumare l’aria, dove ogni balcone è colmo di gerani e piantine di basilico e do..
Sono tante le zone dell’isola che meritano una passeggiata ecologica, alcuni percorsi sono più lunghi ma, tranne qualche eccezione, sono comunque molto agevoli e con sentieri perfettamente tracciati. Noi ve ne proporremo..
Nella luce chiara di una mattina di settembre percorrendo campagne che profumano di frutta, tra meli, aranci e ulivi, casolari antichi abbandonati all’edera, lungo una stradina ora assolata, ora ombrosa giungerete ad uno..
Da quanto tempo non respirate il profumo forte e muschiato di un bosco, di quelle foglie cadute che nascondono funghi e muschi verdissimi, quell’odore intenso di mirto e di ginepro? Quanto è che una ventata di aria di ma..
Questo non è solo un itinerario naturalistico è qualcosa di più, è una mostra d’arte della grande madre che ha scolpito e continua a plasmare, in questo angolo remoto dell’isola di Ischia, dei menhir di tufo bianco, bian..