Sabbiature, un rimedio antichissimo contro i reumatismi
Che grandi, dorate spiagge ha Ischia. E allora perché non ficcarcisi dentro? E non solo per gioco, ma anche per benessere. Si chiama sabbiatura ed è un metodo conosciuto dalla notte dei tempi per combattere i reumatismi. Ad Ischia non era raro qualche tempo fa, recandosi sulla spiaggia vedere delle teste spuntare dai granelli infocati.
Pazienti e fiduciosi gli stranieri che venivano sull’isola della salute sfruttavano le sue risorse in tutti i modi. E le sabbiature erano un toccasana per chi la maggior parte del suo tempo la trascorreva in paesi freddi e piovosi. Una testimonianza divertente di questa pratica ci viene da Norman Douglas che in " Ischia, l’isola di Tifeo" racconta non senza una punta di ironia la sua scoperta delle sabbiature
«Arrivando una mattina su questa leggendaria ed assolata spiaggia, con la mente avvezza al meraviglioso per la prossimità del sacrario commemorativo, vidi qualcosa che mi congelò il sangue nelle vene; una testa umana stava riposando sulla sabbia a poca distanza dalla riva. Il suo viso era girato dalla parte opposta alla mia vista ed era celato sotto un panno bianco come un asciugamano. La gente del paese camminava nei pressi su e giù, assolutamente ignara della sua esistenza, come se tali situazioni facessero parte di vita di tutti i giorni; i pescatori riparavano tranquillamente le reti nelle vicinanze, i bambini giocavano intorno, gridando allegramente. Scosso dall’incredibile insensibilità della gente e quasi sospettando di essere vittima di un grave allucinazione, mi curvai, tremante e provai a portar via il panno che lo copriva. Questo innocente gesto indusse la testa a pronunciare improperi in napoletano misti a parole della lingua inglese che nulla mi spingerebbe a ripetere qui. Era soltanto un inglese che faceva le sabbiature per i suoi reumatismi. Ora la terra si sollevava convulsamente ed il moderno Tifeo emergeva, pawing, come il leone di Milton, per liberare i suoi arti inferiori. Aveva bruciato solennemente le sue crucce due giorni prima, “e, per Giove, non è possibile pensare quale sia la gioia quando si riprende a camminare con i propri piedi».
La Psammatoterapia – nome difficile per sabbiatura – è tornata alla ribalta, anche perché oggi è possibile indirizzare i pazienti con cognizione di causa, in quanto se ne conosce meglio il meccanismo d’azione.
Le sabbiature costituiscono una terapia "multifunzionale" poiché riuniscono in sé l’effetto benefico del calore, dei sali minerali attaccati ai granelli di sabbia e della talassoterapia. È chiaro da ciò che ogni luogo ha proprietà psammatoterapiche diverse, a seconda dei sali disciolti nei mari che si trovano nella zona.
I mari italiani, ad esempio, sono ricchi di magnesio, potassio, iodio, cloro, calcio, che penetrano nell’organismo per osmosi. Prima del trattamento, è sempre necessario sottoporsi a visita medica con elettrocardiogramma, da effettuare anche direttamente presso lo stabilimento.
Questo lo svolgimento di una seduta tipica:
una doccia di acqua marina e l’esposizione al sole sono necessari per preparare il corpo alla sabbiatura;
accesso alle zone preparate per la terapia dove sono pronte buche di 20-30 cm di profondità e di circa 2 mq. La sabbia è tra i 48° ed i 60°. Sul fondo delle buche c’è uno strato di sabbia asciutta di almeno 15 cm. Quando il paziente si è steso, viene ricoperto da uno strato di sabbia di circa 7 cm in modo che questa sia distribuita in maniera uniforme. La testa viene riparata da un tendalino. La sabbiatura dura all’incirca 20 minuti e va ripetuta per 15 sedute consecutive. Viene effettuata normalmente tra le 11 e le 16, quando il sole è più forte e il beneficio maggiore;
la fase di reazione viene effettuata in una stanza dove il paziente viene coperto da lenzuola e suda abbondantemente;
la fase di recupero è la fase finale; è fatta di docce e rilassamento psico-fisico.
La sabbiatura è un vero e proprio toccasana per diverse patologie: artrosi e reumatismi, fratture, lussazioni e distorsioni, malattie della pelle ed allergiche, infiammazioni respiratorie, osteoporosi ed addirittura obesità. Eppure, ci sono categorie a cui le sabbiature sono vivamente sconsigliate.
La psammatoterapia è controindicata, ad esempio, per cardiopatici, ipertesi ed ipotesi, poiché potrebbe provocare sbalzi pressori ed accelerazione del battito cardiaco; ai bambini molto piccoli o alle donne gravide, poiché il brusco rialzo della temperatura potrebbe provocare più danni che benefici; ai diabetici, per i quali si rischierebbe un abbassamento improvviso della glicemia; agli anemici, a chi ha riportato ferite non ancora rimarginate, a chi soffre di vene varicose, ai nefropatrici.
Se venite in vacanza ad Ischia non perdete l’opportunità di una bagno di sabbia, le zone dove effettuarle sono tante. Naturalmente prima accertatevi che siete in condizioni fisiche opportune.
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