Mura a secco e case nella pietra: un villaggio nel bosco. Da Santa Maria al Monte alla Falanga
L’antico villaggio di Santa Maria al Monte con la bella chiesetta bianca, il bosco di querce della Falanga con le case antiche nella pietra, il balzo dei Frassitielli. Un percorso dalsole di Forio all’ombra dell’Epomeo
Il percorso ha il vantaggio di unire una visita ad un piccolo borgo arroccato sulla antica strada del vino di Forio con una bellissima passeggiata nel bosco della Falanga.
Si parte dalla statale che da Forio conduce a Panza, si imbocca una strada percorribile con la macchina che conduce a santa maria al Monte. Un piccolo nucleo di case, un ristorante estivo ed una chiesetta bianca vi attendono dopo una salita assolata su una comoda strada molto panoramica. A fianco del ristorante comincia il percorso per raggiungere il bosco della Falanga: il sentiero è a scalinate in pietra, tra le vecchie mura di cinta che una volta delimitavano le zone coltivate a vite.
Già nel settecento le viti lasciarono il posto ad una piantumazione in castagni, che divenne la riserva di caccia dei re di casa Borbone. Percorrendo la mulattiera si raggiunge un piccolo spiazzo da dove partono vari sentieri per quattro mete diverse: la Borbonica a Forio; piazza Maio a Casamicciola; l’Epomeo; il bosco della Falanga e da qui continuando Serrara Fontana.
Attenzione però questi percorsi sono in parte segnati, ma in maniera piuttosto vaga con segni di pittura su rocce o alberi di colore diverso a seconda del percorso
Rosso per Casamicciola e la Borbonica a Forio, giallo per l’Epomeo, blu per la Falanga. Noi qui vi proponiamo il percorso in blu, ovvero il bosco della Falanga e i frassitielli perché riteniamo che sia da questo punto di partenza il più facile da raggiungere senza una guida ed anche il più agevole, dal momento che il sentiero che conduce all’Epomeo ha un tratto ripido, non adatto a tutti, ed il sentiero che biforcandosi porta alla borbonica e a Piazza Maio è tracciato veramente male, ed è più facile percorrerlo al contrario.
Dunque seguendo il punto blu vi troverete nel bosco di castagni della Falanga, con le sue primitive case in pietra, antico rifugio dei coltivatori di uva, e con le fosse scavate per conservare la neve e gli animali domestici. Dopo il tratto nel bosco giungerete ad una mulattiera panoramica che affaccia su tutto il lato ovest dell’isola. Continuano giungerete in un boschetto di acacie ed in una morbida distesa di verde, l’ideale per una sosta rilassante. Il percorso continua poi con una mulattiera in salita che vi porterà sulla strada per Serrara Fontana.
Questo non è solo un itinerario naturalistico è qualcosa di più, è una mostra d’arte della grande madre che ha scolpito e continua a plasmare, in questo angolo remoto dell’isola di Ischia, dei menhir di tufo bianco, bian..
Un percorso molto seducente per chi si trova ad Ischia è l’itinerario che porta alla spiaggia di Cartaromana, con le sue polle di acqua calda termale con vista sul castello Aragonese.Il cammino si snoda attraverso strade..
Nella luce chiara di una mattina di settembre percorrendo campagne che profumano di frutta, tra meli, aranci e ulivi, casolari antichi abbandonati all’edera, lungo una stradina ora assolata, ora ombrosa giungerete ad uno..
Alla Scarrupata di Barano è bene dedicare una intera giornata perchè se la discesa è veloce, a buon passo di raggiunge il mare in dieci minuti, la risalita soprattutto in estate può diventare ancora più faticosa se fatta..