Le donne di Ischia – scriveva uno storico dell’800 – sono belle, ma quelle di Barano lo sono ancora di più, il merito è delle acque di Nitrodi. La fonte di Nitrodi non è una sorgente come un’altra. Sono acque sacre alle Ninfe: una di esse infatti per punizione subì una metamorfosi, la sua bianca pelle, i capelli e le belle membra disciolte come acqua, l’acqua di Nitrodi
Questa la leggenda: infuriava per le contrade euboiche grave contagio, causa di lutti continui, per cui la gente rivolgeva preghiere e doni agli dei per impetrare protezione. Consultato l'oracolo, la Sibilla così vaticinò: "La salvezza che cercate, verrà soltanto da una Ninfa". Di quale Ninfa si trattasse non si capiva e di tale incertezza profittò Iale, brava nel tramare insidie, nata in Aenaria ( Ischia ), introdotta nelle schiere delle Driadi (ninfe dei monti).
Cogliendo l'occasione del responso, si presentò come colei che poteva fermare il diffondersi della pestilenza. Ma ciò avrebbe potuto avverarsi soltanto dopo aver ricevuto doni votivi offerti presso altari a lei consacrati. Tutti accettarono le condizioni.
Poiché la profetessa aveva peraltro indicato che soltanto le acque di Ischia potevano portare la salvezza, Iale si insinua nei reconditi seni per i fumanti bacini e per gli antri tenebrosi; raccoglie nitro e zolfo da mescolare con le acque salutari e già si appresta all'uscita, quando la scorge Inarime che, raggiuntala, così l'apostrofa: "Cosa cerchi? Chi ti ha spinto qui?". Scoperta nel suo furto, Iale perde i sensi e la mente. Il gelido corpo si irrigidisce in sasso
E, siccome prima, mentre folle desiderava gli onori dovuti al dio indigete, aveva rimescolato i doni di quei fossili stillanti sotto i rifluenti antri, come se questa fosse una debita parte di pena, fusi ancora i rapiti liquidi, a testimonianza del furto, la celebre vergine venne in fonte mutata. E, poiché ciò che Iale aveva rubato ai lidi di Inarime odorava di nitro, anche alla fonte fu conservato il nome di Nitroli.
Scegliete una vacanza sull’isola di Ischia e trascorrete almeno una giornata alle fonti di Nitrodi, si trovano nella parte montana dell’isola, tra Barano e Buonopane. Una fermata del bus porta proprio all’inizio della strada in discesa che conduce allo stabilimento termale. Ma non vi aspettate un paradiso di piscine e mare come in altri stabilimenti termali dell’isola. Questo qui è molto più spartano soltanto docce e sedie a sdraio. A Nitrodi ci si viene per rilassarsi ma soprattutto per curare le malattie della pelle e dei capelli. Una pelle così liscia non l’avevate mai avuta: parola di Ninfa!
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