Sono tante, piccole, piccole o più grandi le grotte che ritmano i fianchi dell’isola di Ischia. Luoghi ombrosi, nascosti, dove entrare per ammirare i riflessi del mare sulle pareti, giochi caleidoscopici di luce e acqua. Luoghi dove riposarsi nelle grandi nuotate. Luoghi anche dove strappare un bacio segreto. Ma attenti. Non sempre sarete soli. Quasi tutte le grotte di Ischia sono abitate da presenze invisibili. A volte è un Mago, altre volte una Sibilla…
Scrive W. Frenkel in L'Isola d'Ischia, 1928: «Sul lido del Castiglione, presso la necropoli dei Cumani, si può rintracciare la cosiddetta Grotta della Sibilla. Essa non rassomiglierà certo all'autentica e splendida Grotta di Cuma con "le cento vie e i cento antri", situata sotto il Tempio di Apollo.., né a quella falsa e modesta, presso il Lago d'Averno, al "primo entrar nel doloroso regno...»
È una grotta ben semplice, rustica, di... villeggiatura, ma, per contro, il luogo è oltremodo romantico e suggestivo, come lo è tutta la riviera del Comune di Casamicciola.
La Sibilla veniva qui, secondo alcuni, nella stagione estiva, attratta dalle acque e dalle stufe medicamentose. Altri, invece, alludono ad un suo soggiorno forzato fra questi mirti, viti e ginestre...
Essa sarebbe stata perseguitata dal tiranno Aristodemo e si sarebbe rifugiata presso il Castiglione, come tante famiglie cumane che si erano ribellate contro i noti metodi di governo introdotti dal suddetto padrone del Regno di Cuma: nella gioventù egli eccitava passioni sensuali; negli uomini maturi uccideva, con lavoro e con tasse, tutte le aspirazioni; nei vecchi provocava sentimenti religiosi... Il "carnevale" di Aristodemo durò circa quattordici anni. Dopo la fine del mostro - fu ucciso dalla bella Senocrita - la Sibilla, senza dubbio, ritornò nella sua dimora principesca sotto l'Acropoli di Cuma.
Ma, secondo la tradizione, essa, in questa stessa grotta, avrebbe annunziato la venuta del Redentore. Il rev. O. Buonocore, nelle sue Leggende Isclane, afferma che i pescatori avevano raccolto i seguenti responsi "sulle foglie mezzo aggrinzite dal sole e inzuppate d'acqua": "una vergine concepirà e partorirà un Figlio... e rifioriranno i tempi di Saturno... farà trionfare la giustizia... pieno di mansuetudine... tornerà l'ordine dal mare al mare".
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