Piante rare e antiche felci: la flora dell’isola di Ischia
Piante rarissime ed orchidee di estrema bellezza, primordiali felci verdi, papiri delle fumarole, e i fiori blu dell’Ipomea che come un manto ricoprono interi terreni o si inerpicano sui antichi pali della luce. L’isola di Ischia è soprattutto questo: stupore alla vista di una natura che muta incessantemente forma e che come un pavone mostra la sua coda per sedurre a colpi di colore
L’isola d’Ischia è, come ben sappiamo, la più grande delle isole del Golfo di Napoli, di origine vulcanica, coinvolta e interessata ancora oggi da fenomeni vulcanici secondari (alta termalità del suolo, presenza di fumarole, sorgenti di acque calde e termali ecc..), queste caratteristiche rendono il territorio isolano estremamente vario anche dal punto di vista vegetazionale.
Su di esso si sono formati habitat molto diversi tra loro sia per la morfologia del territorio che per la struttura microclimatica, inoltre vi sono ambienti particolarissimi che vengono considerati delle vere nicchie ecologiche, in cui ritroviamo in pochissimi metri quadri alcune specie vegetali molto rare e interessanti per la loro biologia, corologia ed ecologia.
Tra le specie presenti sul territorio isolano, ve ne sono alcune il cui areale di distribuzione si estende a regioni tropicali e subtropicali, dove sono diffuse, mentre nell’isola d’Ischia sono presenti con pochi esemplari solo in ambienti molto particolari nei pressi di fumarole. Solo qui tali piante trovano riparo dai rigori invernali e riescono a vegetare, creando così dei microambienti.
L’alta termalità del suolo e il vapore acqueo delle fumarole creano un microclima che consente a queste specie di origine tropicale di vivere ad Ischia. Vi sono alcuni meccanismi poco conosciuti che consentono la sopravvivenza ad alcune piante tipiche della macchia mediterranea come per esempio i Cistus spp. l’Erica arborea L., la Plantago bellardi All. ed altre, anche su terreni ad alta termalità come sono quelli ubicati nei pressi delle fumarole. Uno di essi è il plagiotropismo radicale, che consiste nella modifica della morfologia dell’apparato radicale in funzione della temperatura del terreno.
L’apparato radicale si accresce soltanto negli strati superficiali che sono quelli più freschi, in senso orizzontale, parallelamente alla superficie del terreno. Altre specie a fioritura primaverile o estiva, ubicate sempre nello stesso ambiente, fioriscono in pieno inverno poiché vengono ingannate dalle alte temperature prodotte dalle fumarole e dall’alta termalità del suolo circostante.
È doveroso segnalare in questa sede che tra le specie vegetali molto rare e significative della flora europea vi è un nutrito gruppo che vive nell’isola d’Ischia, tra cui alcune sono seriamente minacciate di pericolo di estinzione, altre purtroppo sono estinte. Tra le specie rare presenti sull’isola ma a rischio di estinzione: Woodwardia radicans ( L. ) Sm. - Pteris vittata L. - Cyperus polystachyus Rottb. - Cyperus aureus Ten. - Gladiolus inarimensis Guss. - Pancratium maritimum L. - Barbella strongylensis Bott. - Trematodon longicollis Michx.
Le ultime due specie sono due muschi rarissimi nel bacino del mediterraneo e sono strettamente legati ad ambienti con attività vulcaniche secondarie, inoltre le Briofite per la loro particolare biologia sono estremamente vulnerabili ai cambiamenti microambientali. Vi sono poi alcune specie di orchidee spontanee sul territorio. Quando si pronuncia questo termine si pensa subito ai tropici, alle foreste intricate e incontaminate, ricche di vegetazione lussureggiante. Come ben sappiamo vi sono numerose specie di orchidee su tutto il territorio europeo.
Chiaramente sono di dimensioni più modeste rispetto a quelle tropicali, ma non per questo meno belle e interessanti. Da un recente studio floristico e vegetazionale sull’isola d’Ischia è emerso che le specie di orchidee spontanee presenti sul territorio isolano sono una ventina. Tra esse le più significative presenti sul territorio isolano sono: Aceras anthropophorum (L.) Aiton fil - Cephalanthera damasonium (Miller) Druce - Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch - Dactylorhiza romana Sebastiani et Mauri subsp. pseudosambucina - Dactylorhiza saccifera (D. maculata (L.) Soò subsp. maculata ) - Epipactis microphylla (Ehrh.) Swartz - Limodorum abortivum (L.) Swartz - Neotinea intacta (Link.) Reichenb. Fil. - Ophrys apifera Hudson subsp. apifera - Orchis coriophora L. - Orchis papilionacea L. subsp. papilionacea - Orchis provincialis Balbis - Serapias cordigera L. - Serapias lingua L. - Spiranthes spiralis ( L. ) Chevall. (unica specie a fioritura autunnale).
Quando l’isola era duemila anni più giovane era ricoperta da un immenso mantello verde.I greci vi portano la vite, poi nell’800 giunsero anche i "pini" per mano del botanico Gussone..
Passeggiare per i boschi isolani è sempre una emozione estetica irripetibile e non solo in estate, quando si va in cerca del fresco sospiro di alberi e ombre, o in primavera per assistere alla vita che sboccia, ma anche ..
Fiori rossi accesi, colori splendenti, una pianta dall’elevata eleganza, spicca tra le piante mediterranee e le scure rocce vulcaniche di Ischia. L’aloe offre spunti botanici ed ecologici per la sua notevole capacità di ..
Il merito è tutto del dio Bacco. Se possiamo ammirare la soavità e la bellezza della rosa e attingere alle sue innumerevoli proprietà è lui che dobbiamo ringraziare. La leggenda narra infatti che il dio del vino, invaghi..
Un’occhiata veloce verso il cielo basterà per scorgere grandi e bianchi gabbiani o piccoli e leggiadri pettirossi. Ma ci vorrà uno sguardo attento tra i cespugli, nel silenzio dei boschi, per vedere conigli e lepre selva..
Narra un’antica leggenda che un giorno molto lontano nel tempo, spinta dal vento e dalle correnti marine, proveniente dall’Africa giunse nella baia di San Montano una piccola barca che conteneva il corpo senza vita della..