L'architettura sussurrata delle chiese dell'isola d'Ischia
Non vi rapiranno con un turbinio di stucchi dorati, soffitti a cassettoni in legno prezioso, accensioni argentee e fasti rutilanti, le chiese dell’isola, come spesso le chiese di paese, hanno tutt’altro fascino. Odorano forse più di mare che di incenso e parlano di preghiere silenziose nella penombra un po’ umida di un pilastro passato a calce
Mille miglia lontane dalla necessità di propaganda della chiesa romana e dai messaggi “per via di immagini ed architettura” che il papato lanciava a fedeli ed infedeli, tanto distanti dal fasto e dagli effetti speciali dei trionfi barocchi, così come dal monito severo controriformista o dallo slancio verticalistico del gotico, le chiese di Ischia nascono unicamente dall’esigenza della gente di mare di ricavare un luogo dove pregare Dio, la Madonna, i santi e rendere loro grazie per grazia ricevuta. Un luogo sacro, intimo, dove trovare conforto alla vita dura dei campi, alla notti trascorse a pescare nel mare, lontano da casa, un luogo dove invocare la protezione per i naviganti. E’ anche per questo che spesso le chiese di Ischia si trovano nei luoghi più insoliti, più impensati: in cima ad una vetta, alla vetta più alta, in un vicolo, su un altura a strapiombo sul mare. Bianche per lo più, candide direi, spesso rotondeggianti, a volte adornate da maioliche di rara bellezza, hanno forme così armonizzanti con la natura che le circonda da sembrare parte di esse. Colline tra le colline, sassi tra i sassi, le chiese di Ischia tradiscono una natura “ tettonica” anche quando, come avviene per Il Soccorso, sembrano un bianco uccello marino posato su uno scoglio. Invitandovi a visitarle abbiamo pensato di fornirvi una breve guida con itinerari divisi per comuni
Arrivati nella zona di Cartaromana e superato il cimitero si incontra la chiesa di San Domenico, che servì in passato l'omonimo convento di Padri predicatori, fondato nel Trecento e soppresso nel 1653. Nata come chiesa r..
E’ appollaiata come un bianco uccello marino su un costone affacciato sul mare aperto, perché marinai e naviganti potessero vederla già da lontano e sentirsi rassicurati dalla quella sacra sentinella. E’ la chiesa di San..
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Passeggiando nel dedalo di violetti della zona storica del Cierco a Forio appare all’improvviso una piccola e stupenda chiesa dedicata a San Carlo. Venne costruita per adempiere ad un voto nel 1620. Questa chiesa ha un f..