Il sentiero dell’Allume: da Crateca alle “caulare” di Casamicciola
Una passeggiata in collina tra Lacco Ameno e Casamicciola vi porterà alla scoperta di luoghi bellissimi sotto il profilo naturalistico, ma anche pieni di storia. Qui infatti nel XVI secolo crebbe una piccola economia legata all’estrazione dell’allume di rocca, un sale il cui impiego nel passato era vastissimo: veniva usato tingere la lana, per fissare i colori delle miniature, e in campo medico, come emostatico. La zona di cui parliamo è stata inserita degli itinerari del Cai, il sentiero è il numero 502. Cosa vi aspetta? Panorami incantevoli, fioriture profumate, vigneti, ma anche fumarole e tanto, tanto sole…
Si parte da via Crateca, a Lacco Ameno.
La strada che si inerpica su una ridente collina, oggi perfettamente coltivata a vite, si chiama Crateca perchè una volta era percorsa continuamente dai carri che trasportavano l’allume, qui estratto, verso una collina di Casamicciola chiamata La Pera. Lì c’erano le vasche, caulare, per la lavorazione del sale. Da Crateca si raggiunge Monte Cito dove c’è un interessante campo fumarolico.
Vi accorgerete già da lontano che la zona è quella giusta basterà seguire il forte odore di zolfo che pervade il luogo. L’occhio un po’ informato di nozioni geologiche riconoscerà presto le tipiche rocce idrotermalizzate dai colori straordinari: giallo, arancione, rosso. Eppoi davanti a voi si aprirà un panorama bellissimo che abbraccia una buona parte della costa isolana: dal promontorio di Zaro fino a Casamicciola.
Se la stagione è quella giusta (tarda primavera - estate) potrete anche ammirare una rarità botanica, il papiro delle fumarole, o Cyperus polystachius, una pianta che sull’isola d’Ischia incontriamo anche in prossimità di altre fumarole. ( Pineta di Fiaiano e Bocca di Tifeo a Panza). Ma lasciamo questa zona soleggiata e imbocchiamo la via verso Nord: per piccoli sentieri ombreggiati da castagni andiamo verso valle e ci raccorderemo col sentiero di collegamento che porta alla zona di lavorazione.
L’ultimo tratto della strada sterrata per arrivare alla zona cosiddetta delle “Caulare” (le caldaie) è lastricata con la tipica roccia locale, il tufo verde.
Si arriva quindi in una zona pianeggiante, ricoperta di castagni, dove si lavorava l’allume; di questa industria rimangono alcune vasche di lavorazione. L’itinerario, proseguendo tra i castagneti, si collega ad una stradina carrabile che raggiunge il Piazzale di via S. Barbara. Qui troveremo di nuovo spazi aperti, il sole, e ancora panorami da rubare per i nostri ricordi. Facciamo una sosta? Ma si, magari per uno snack! E poi continuiamo il cammino per una bella strada carrabile arrivando a piazza Maio, antico centro di Casamicciola. Qui potete scegliere di continuare la passeggiata verso valle raggiungendo il cuore moderno della cittadina termale, con i suoi bar, ristoranti, boutique, le spiagge.
Nidi di falchi, scurissimi cespugli aggrappati allo strapiombo, orchidee selvatiche, corbezzoli lungo la strada di pietra di Punta Imperatore ed una antica e potente laterna, il faro. Romantico e solitario, il faro di Pu..
Da Panza a Sant’Angelo passando per campagne e stradine sterrate. Via dalla pazza folla e immersi in un’atmosfera bucolica questo itinerario vi porterà alla scoperta del lato più rustico di una delle zone che ha anche il..
Alla Scarrupata di Barano è bene dedicare una intera giornata perchè se la discesa è veloce, a buon passo di raggiunge il mare in dieci minuti, la risalita soprattutto in estate può diventare ancora più faticosa se fatta..
C’è un’isola nel mediterraneo dove le mimose ed i limoni tingono di oro i giardini, dove i fiori d’arancio ed i gelsomini fanno a gara per profumare l’aria, dove ogni balcone è colmo di gerani e piantine di basilico e do..
Un percorso vicino al mare pianeggiante e profumato di salsedine, un tratto collinare un po’ in salita tra villini fioriti e verdi parchi pubblici, un saliscendi tra viottoli di montagna e mulattiere, una picchiata in di..
Camminando per il sentiero dei pastori, tra ginestre e rocce laviche, guadagnare la cima del monte Epomeo e con un po’ di fortuna avvistare falchi e caprette..