Sono due piscine sempre vicine, una più grande calda, l’altra piccolina molto fredda. Le troverete in tutti i parchi ed in molti centri termali dell’isola di Ischia. Seguite le istruzioni e immergetevi alternativamente prima qualche minuto nell’acqua calda, poi nella fredda per minor tempo, sentirete il vostro organismo ritemprarsi come non mai. E c’è da scommettere che fa bene: è il sistema Kneipp!
Di Kneipp sentirete molto parlare sull’isola
Nel parco idrotermale Poseidon c’è addirittura un busto a supportare la stima per questo straordinario personaggio che nel cuore dell’ottocento scoprì un metodo molto naturale per stare in forma. È il caso di dire, ma senza ironia, che Kneipp aveva scoperto l’acqua calda, ma anche quella fredda! Il suo sistema si basava infatti sull’utilizzo dei bagni per curare alcune patologie.
Quando sul finire dell’ottocento Kneipp pubblicò “La mia cura dell’acqua” incontrò tanto successo che il libro fu stampato in 18 edizioni e fu tradotto in tutte le lingue europee nell’arco di soli quattro anni dalla sua apparizione. Il libro era diviso in due parti: una sulla idroterapia e l’altra sulla fitoterapia.
Ma come era giunto Kneipp a questo traguardo? Sulla sua stessa pelle. Vediamo in che modo:
Nato da un’umile famiglia, ancora giovane si ammalò di tubercolosi e riuscì a superare difficilmente la fase acuta della malattia rimanendo comunque indebolito. Kneipp riuscì a soddisfare la propria vocazione religiosa e ad entrare in seminario solamente all’età di 23 anni, ovvero quando poté lasciare la casa paterna dopo essersi guadagnato, lavorando come garzone, la somma necessaria per mantenersi durante gli studi.
Durante gli anni di intenso studio le sue già precarie condizioni di salute continuarono a peggiorare, almeno fino a quando venne a conoscenza di un libro di Siegmund Hahn. In questo scritto, la cui stesura fu influenzata dall’opera di John Floyer, un medico inglese che aveva a sua volta pubblicato un libro intitolato "Storia del bagno freddo", Kneipp trovò le istruzioni per curarsi da solo mediante l’uso delle terapie con l’acqua.
Iniziò quindi a fare, anche durante l’inverno, bagni d’immersione nelle acque del Danubio e, dopo un periodo iniziale durante il quale non vide cambiamenti, incominciò gradualmente a recuperare le forze riuscendo, in questo modo, a terminare gli studi, divenendo sacerdote e ricevendo il suo primo incarico.
Quando ci fu la secolarizzazione dell’agricoltura, ovvero quando la gestione delle risorse agricole passò dal potere religioso a quello laico, Kneipp, la cui famiglia era di origine contadina, fu impiegato per riavviare la produzione agricola della chiesa. In questo periodo della sua vita Kneipp continuò a praticare l’idroterapia, all’inizio curando i poveri, quindi proseguendo nell’opera di studio e perfezionamento delle pratiche durante un arco di tempo lungo trent’anni.
In particolare Kneipp osservò che le pratiche che aveva provato su se stesso erano molto forti e non adatte a tutti, per questo motivo incominciò a modificare l’intensità delle applicazioni per farle diventare più dolci, introdusse gradualmente cambiamenti a quello che altri, prima di lui, avevano suggerito e mise a punto una serie di pratiche più tenui e più adatte ad essere praticate da tutti. La cura di base del metodo Kneipp è fondata su cinque principi: l’idroterapia, il movimento, l’alimentazione, le erbe, lo stile di vita.
Per poter vivere in salute è necessario instaurare un equilibrio tra questi cinque aspetti, infatti sia la carenza che l’eccesso di uno di questi portano comunque all’insorgere della malattia. L’insegnamento di base di Kneipp si prefigge di suggerire uno stile di vita piuttosto che di applicare delle terapie, queste infatti sono riservate ai malati mentre lo stile di vita non è solo per questi ma interessa chiunque.
Kneipp stesso, dopo tre anni dalla pubblicazione di "La mia cura dell’acqua", pubblicò un altro libro, intitolato "Così dovreste vivere", in cui mise in primo piano lo stile di vita, contrariamente a quanto avveniva nel suo primo libro che evidenziava l’aspetto più strettamente terapeutico del suo insegnamento.
Kneipp è oggi talmente popolare in Germania che, nel centenario della sua morte (1997) gli è stato dedicato un francobollo.
Attualmente esistono circa sessanta centri di cura che usano il metodo Kneipp, esiste inoltre un’associazione Kneipp a cui sono iscritti circa 120.000 soci e che conta più o meno 600 associazioni culturali presenti quasi in ogni città tedesca. Lo scopo di questo movimento, che si ispira all’insegnamento di Kneipp, è la prevenzione della malattia, il mantenimento della salute e la stimolazione dei processi naturali di guarigione.
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