I muscoli del culturista – attore Steve Reeves all’arrembaggio dell’isola di Ischia in un film d’avventura e di pirati che venne criticato dalla stampa isolana alla sua uscita nelle sale cinematografiche
Morgan il pirata
Film del 1960 - Italia. Altri titoli: Morgan the pirate, Capitaine Morgan
Regia: André De Toth, Primo Zeglio, Greepy Anthony.
Attori: Lydia Alfonsi, Steve Revees, Chelo Alonso, Valery Lagrange, Giorgio Ardisson, Giulio Bosetti, Ivo Garrani, Dino Malacrida, Armand Mestral, Anita Todesco, Angelo Zanolli.
Trama: Henry Morgan, essendo in schiavitù, viene comperato da Ynes, figlia del Governatore di Panama. Innamoratosi della donna, viene deportato su un galeone spagnolo, del quale s’impadronisce con gli altri prigionieri, che lo riconoscono come loro capo.
Egli indirizza la nave all’isola di Tortuga, riscatta Ynes, che era stata fatta prigioniera, e riprende il mare. Morgan compie imprese straordinarie, stringe alleanza con l’Inghilterra e tenta d’impadronirsi di Panama; ma l’impresa non riesce. Organizzata una seconda spedizione, tenta di accostarsi alla città per via terra e riesce a conquistarla.
Nel palazzo del Governatore trova un immenso bottino; ma il pensiero di Ynes, che egli crede lontana, in viaggio per la Spagna, lo rattrista. La troverà invece viva sotto un monte di cadaveri, e giurerà a se stesso di non staccarsi più da lei.
Non fu ben criticatoi il film dalla stampa isolana infatti sul Corriere dell’isola d’Ischia (n. 17-1960) si legge:
«Così anche i cinematografari hanno invaso Ischia. Non è la prima volta che accade in quanto ad Ischia sono stati girati molti film ma questi di Morgan il pirata hanno portato tutte le caratteristiche del nuovo ambiente cinematografico. Un ambiente che vuole essere intellettuale ed invece è piatto e melenso.
E tutta questa bella gente cosa riesce a realizzare? Soltanto degli inutili commercialissimi polpettoni che non fanno certo onore al cinema italiano. Il ventre di Chelo Alonso, i muscoli di Steve Reeves e della sua controfigura, il seno di Valery Lagrange e qualche galeone incendiato costituiranno le principali emozioni del film.
Dobbiamo sperare che le bellezze naturali della nostra isola salvino in parte il film. Il guaio è che nel film Ischia è un’isola dei mari del Sud, quindi il fumettone di André de Toth non ci servirà come pubblicità turistica».
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