Elogio del “cucuziello”. Le zucchine nella cucina ischitana

Teneramente coltivati nelle campagne con vista mare dell’isola di Ischia i cucuzielli sono tra gli ortaggi più amati della cucina ischitana. Leggeri e dietetici se bolliti, vispi e pieni di carattere se fritti o soffritti, i cucuzielli lasciano la loro impronta nella dispensa dalla primavera all’estate inoltrata.

Il bellissimo fiore del cucuzziello che dal verde sfuma in un arancio brillante è il piacere estremo dell’effimero in cucina, spunta solo per poco tempo e va subito colto per finire in pastella in uno degli apripista più gustosi della mensa ischitana: le pizzette di “sciurilli”. Mentre il cucuziello vero e proprio, quello si sposa con la pasta, diventa un ottimo contorno saltato in padella, si esalta in frittate dorate, e va cucinato finanche in parmigiana. Ma è alla scapece che il cucuziello fa la sua perfomance più alta, quando appare sulla tavola estiva profumato di menta e intriso di mediterraneo.

Il cucuziello non è altro che uno zucchino, il termine dialettale deriva dal tardo latino “cucutia”, cocozza, insomma il cucuzielloè una piccola cocozza. La cucurbita pepo, questo il nome scientifico è uno degli ingredienti tipici della cucina mediterranea, che tutti sapete essere a basso regime calorico. I cucuzielli infatti hanno pochissime calorie, essendo per lo più composti d’acqua.

Sono buoni, sono leggeri e ricchi di vitamine. Mangiando zucchine si fa il pieno di vitamina A, C e carotenoidi, e ci si rilassa finanche!
Le zucchine fin dall’antichità sono state utilizzare per favorire il sonno, rilassare la mente, restituire sali minerali. Se ciò non bastesse favoriscono anche l’abbronzatura!

Nella cucina ischitana sono un’ingrediente base.

Le troviamo in ricette a base di pasta, paccheri con le zucchine e il basilico, spaghetti con le zucchine fritte e l’uovo, ziti panna e zucchine, è c’è anche chi si diverte a fare le lasagne di zucchine! Ottime come contorno le zucchine accompagnano egregiamente secondi a base di carne, ma anche di pesce.

Un capitolo a parte merita il piatto partenopeo per eccellenza: le zucchine alla scapece. Un piatto che quando compare sulla tavola porta già il sorriso dell’estate e non a caso viene preparato in banchetti a filo di mare, nei ristoranti delle baie dell’isola di Ischia. I cucuzzielli alla scapece sono un trionfo di profumi mediterranei. Non tutte le zucchine vanno bene per questa ricetta: ci vogliono quelle più piccole e verdissime, tenere e saporite, coltivate nella grassa terra ischitana.

Il nome scapece dall’antico romano esca di Apicii ovvero pietanza di Apicio. Apicio era uno dei cuochi più famosi del mondo latino, che inventò una salsa a base di aceto. Da cui ne deriva la scapece in italiano ed escabeche in spagnolo. Nonostante quanto detto sulla leggerezza delle zucchine dobbiamo sempre condiderare che alla “scapece” queste cucurbitacee tanto dietetiche non sono, visto che i cucuzielli vengono fritti. Però rimanendo in area antica Roma ricordiamo il “semel in anno licet insanire” ed allora viva Apicio e le sue zucchine!

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